A scuola.. di cittadinanza europea

PROGETTO "COMENIUS" AD ALBINIA



L’idea dell’Europa unita è stata una sfida, un miraggio, un volontà coraggiosa per i padri fondatori. L’Europa ha una unità economica, ha degli uffici politici centralizzati; è diventato più facile spostarsi da una nazione all’altra, le linee guida per la gestione della difesa sino all’agricoltura hanno un orizzonte comune.
Eppure ogni nazione ha una lingua diversa, ma soprattutto usi e costumi che affondano le proprie radici in esperienze assai diverse; ed è difficile sentirsi accomunati tutti sotto la stessa bandiera. Oggi le spinte separatiste sono sempre più rumorose, lo scetticismo verso una unità più finanziaria che umana trova un terreno fertile nella profonda crisi economica.
Ma per far funzionare l’idea di un continente unito esistono forse delle speranze, riposte spesso nei più giovani. E da esempio ci sono i numerosi progetti “erasmus” o “leonardo” che permettono agli universitari di spostarsi in altre sedi universitarie dove poter imparare meglio una lingua e la possibilità di approfondire le proprie materie di studio.
Altro esempio è quello del “Comenius” un progetto arrivato anche ad Albinia (Grosseto) e che ha coinvolto i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “G. Civinini” insieme ad altri arrivati dal Portogallo, Francia, Polonia, Germania, Grecia e Romania.
L’idea di questo progetto è quella di far incontrare studenti di più parti d’Europa, che faranno un percorso insieme di conoscenza, sperimenteranno le lingue di ogni scuola partecipante insieme all‘inglese, avranno la possibilità di scoprire le caratteristiche principali di ogni luogo, oltre che la vita in famiglia e le tradizioni scolastiche e lavorative. 
Il Comenius è un progetto di cooperazione scolastica tra le scuole europee, promosso e finanziato dalla Comunità Europea. Lo scopo è quello di promuovere la cittadinanza europea, la tolleranza, il rispetto e il dialogo multiculturale; oltre che la pratica delle lingue straniere. 
La preside Roberta Capitini come il Vicesindaco di Orbetello Marcello Stoppa hanno riservato una calorosa accoglienza ai gruppi di studenti nella prima giornata a scuola martedì 1° Aprile. La dirigente ha detto “Questa è una buona opportunità per conoscere le persone e le tradizioni”.


La stessa coordinatrice del paese guida (Francia) Mme Noras ha spiegato che questa esperienza è importante per i ragazzi che imparano a conoscersi e a comprendere le differenze, imparano a superare insieme i problemi. Così come ha ribadito la professoressa coordinatrice di Albinia Antonella Bancala, orgogliosa dei suoi studenti “È stato belli vederli lavorare in team” aggiungendo “Imparano ad aprirsi all’Europa e a familiarizzare con gli altri”. 
Durante la mattina i ragazzi hanno presentato agli altri le loro tradizioni scolastiche ed educative, tutte rigorosamente in francese che è la lingua principale del progetto, mattinata conclusa con la preparazione delle tipiche tagliatelle italiane. Nei giorni a seguire ci saranno le visite ai luoghi più caratteristici del territorio maremmano.
Nella sala conferenze dell’Istituto i giovani europei hanno dimostrato quanto è bello incontrarsi e conoscersi. Attraverso i loro sorrisi, ma anche il loro sforzarsi di comprendere e farsi comprendere, hanno dato vita e corpo all’idea di unità, che non ha paura delle differenze, anzi che sa partire da quelle, per conoscersi e arricchirsi.

I protagonisti del progetto, gli studenti, erano visibilmente contenti dell’esperienza e hanno sottolineato l’importanza di scoprire quanti stili di vita diversi si incontrano durante i viaggi. C’era chi ha trovato Varsavia “spettacolare”, altri che hanno detto essere stata “una ricca esperienza” e forse alcuni, quando cresceranno, torneranno nuovamente all’estero per studio o anche solo per una vacanza.
E così se l’Europa oggi ha tanti problemi di credibilità conviene forse dare uno sguardo in più al valore dell’istruzione, della cultura e della conoscenza; che passa anche e soprattutto dalle aule scolastiche.

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